Contratti badanti

Contratti badante: tipologie e indicazioni

Si sa che non è facile muoversi nella selva burocratica che ordina le faccende contrattuali, soprattutto quando si tratta di stipulare contratti delicati e importanti come quello per una badante.

Hai bisogno di aiuto per capire o per stipulare il tuo “contratto badante 2019”? Ecco una serie di utili informazioni ed indicazioni.

INDICE:

Innanzitutto è bene subito dire che l’Agenzia delle Entrate con circolare del 3 gennaio 2005, n. 2, ha dichiarato non autosufficienti i soggetti incapaci di svolgere almeno una delle seguenti attività:

  • assunzione di alimenti;
  • espletamento delle funzioni fisiologiche e dell’igiene personale;
  • deambulazione;
  • indossare gli indumenti.

(Sono considerate non autosufficienti le persone che hanno bisogno di sorveglianza continuativa.)
Mentre è autosufficiente una persona in grado di compiere le più importanti attività relative alla cura della propria persona ed alla vita di relazione.

Il “contratto per lavoro domestico” può essere utilizzato esclusivamente per l’assunzione diretta della badante convivente da parte dell’assistito o della sua famiglia e, a causa delle sue particolarità ed agevolazioni fiscali e contributive, non può essere utilizzato da altri soggetti.

Pertanto, tra l’assunzione diretta e quella tramite un’agenzia interinale riconosciuta dal ministero, varieranno le condizioni economiche applicate poiché verrà utilizzato un diverso contratto di lavoro.

Contratto per badante – 1) Area dei servizi familiari:

lavoratori che svolgono mansioni relative alla vita familiare e non addetti all’assistenza di persone;

Livello A e A Super: lavoratori senza esperienza professionale o con un’esperienza professionale non superiore ai 12 mesi (maturata anche presso datori di lavoro diversi), che svolgono compiti generici, manuali o di fatica, di natura esecutiva, sotto il diretto controllo del datore di lavoro.

Livello B: lavoratori con esperienza superiore ai 12 mesi, che svolgono mansioni, sempre di natura esecutiva, implicanti specifiche capacità professionali.

Contratto badante – 2) Area dell’assistenza:

lavoratori addetti all’assistenza e alla cura delle persone, con mansioni di carattere non sanitario;

Livello B Super lavoratori che assistono persone autosufficienti, svolgendo mansioni connesse al vitto ed alla pulizia della casa.

Livello C Super lavoratori che possiedono specifiche capacità professionali, che gli permettono di svolgere la propria attività godendo di totale autonomia e responsabilità. Viene qui inquadrato l’assistente a persone non autosufficienti, senza diploma professionale, che svolge anche le mansioni connesse al vitto ed alla pulizia della casa.

Livello D Super lavoratori provvisti di diploma nello specifico campo oggetto della propria mansione, che svolgono con piena autonomia decisionale e responsabilità attività di gestione e di coordinamento. Questo livello include l’assistente a persone non autosufficienti in possesso di un diploma professionale o di un attestato specifico (es. infermiere diplomato generico, assistente geriatrico), che svolge anche le mansioni connesse al vitto e alla pulizia della casa. La formazione si intende conseguita quando il lavoratore è in possesso di un diploma nello specifico campo oggetto della propria mansione, conseguito in Italia o all’estero, purché equipollente, anche attraverso corsi di formazione aventi la durata minima prevista dalla legislazione regionale e comunque non inferiore a 500 ore (es. infermieri, OSS).

La selezione è un momento fondamentale e ci si può decidere di scegliere una badante autonomamente, oppure di rivolgersi ad un’agenzia per badanti o socio-assistenziale (come AES DOMICILIO) per poter essere meglio pronti ad ogni evenienza, superando, anche, le difficoltà che comporta lo scegliere una badante; dalla scelta ad hoc per le patologie dell’anziano che dovrà accudire, a finire dalla sequela di cavilli burocratici quali ore di lavoro, ferie, ore di riposo, ripartizione delle ore, busta paga, e così via.

Come stipulare un contratto per badanti:

La definizione delle voci del contratto

dopo aver selezionato la persona che risulta più adatta, il consulente del lavoro aiuterà a definire nel dettaglio le voci del contratto: il livello di inquadramento, la retribuzione, la durata del contratto, i permessi settimanali, gli orari di lavoro, le mansioni che il lavoratore dovrà svolgere e la situazione alloggiativa. Questi dettagli andranno messi per iscritto nella lettera d’assunzione. Più specifica è la lettera d’assunzione meno possibilità di contenziosi ci potranno essere in futuro.

La firma del contratto con la badante e le comunicazioni di legge

la lettera di assunzione andrà firmata  in duplice copia, una per il datore di lavoro e una per il lavoratore. Assieme a questa il consulente terrà copia dei documenti del datore di lavoro e di quelli del lavoratore (carta d’identità, codice fiscale, permesso di soggiorno valido nel caso di lavoratore extracomunitario).
Affinché l’assunzione sia effettiva il consulente deve farne comunicazione all’INPS, ed il lavoratore potrà pertanto iniziare a lavorare almeno un giorno dopo la stipula del contratto. Nel caso di lavoratore extra UE andrà comunicata l’assunzione anche allo Sportello Unico. Infine andrà inviata alla questura la comunicazione di cessione di fabbricato in cui si notifica il trasferimento della badante nella casa.

Gli adempimenti periodici

il datore di lavoro ha l’obbligo di presentare la busta paga alla fine di ciascun mese, indipendentemente dal giorno dell’assunzione. Dovrà pertanto comunicare mensilmente al consulente i giorni lavorati, includendo eventuali ferie/permessi utilizzati o giorni ed ore extra. La busta paga va consegnata al lavoratore ed una copia firmata va tenuta dal datore di lavoro, assieme ad una copia del mezzo di pagamento. La paga deve essere liquidata entro il mese successivo a quello lavorato. Inoltre il datore di lavoro dovrà liquidare trimestralmente entro il 10 dei mesi di aprile, luglio, ottobre e gennaio i contributi calcolati dal consulente. E’ a carico del lavoratore invece il versamento dell’IRPEF che viene liquidato in busta paga e per questo è obbligatorio per i lavoratori domestici presentare il modello 730 annualmente.
Nel caso di assunzioni a tempo determinato, i rinnovi vanno comunicati all’INPS entro 5 giorni.

La chiusura del contratto

in caso di cessazione del rapporto di lavoro la comunicazione all’INPS va fatta entro 5 giorni dalla chiusura. Entro i dieci giorni successivi alla data di cessazione, devono essere versati i contributi e all’interno dell’ultima busta paga andrà inserito anche il conteggio delle ferie non godute e del trattamento di fine rapporto.

Tipologie di contratto per badante non convivente

I contratti per badante non convivente si suddivide in diverse varianti a seconda dello stato di salute e delle necessità dell’assistito:

Contratto badante per persona autosufficiente “livello BS“. Il contratto riguarda i dipendenti che percepiscono una paga oraria per 1 fino a 40 ore di lavoro alla settimana. Le ore giornaliere non possono superare le 8 ore e la domenica deve essere considerato giorno di riposo.

Contratto badante per soggetti non autosufficienti “livello CS“. Questo tipo di contratto viene stipulato per assistenti che percepiscono una paga oraria per 1/40 ore di lavoro suddivise in una settimana. Ogni giorno può effettuare un massimo di 8 ore lavorative e deve avere il giorno di riposo la domenica.

Contratto per badante con formazione professionale per pazienti non autosufficienti “livello DS“. Il contratto prevede 8 ore massime di lavoro giornaliero fino a coprire le ore richieste che vanno da 1 a 40 ore totali. La domenica è destinato alla giornata di riposo.

Il costo di una badante convivente è più basso in confronto a quello della badante che non convive con l’assistito in quanto in caso di convivenza il datore di lavoro contribuisce fornendo vitto e alloggio. Tali servizi vengono quindi decurtati dal compenso. Mentre nel caso di assunzione di una badante non convivente si deve calcolare il compenso pieno.

Altri articoli di approfondimento sui singoli elementi contrattuali:

Tipologie di contratto per badanti conviventi

I contratti per badanti conviventi si suddividono, invece, in questo modo:

Contratto ridotto per assistenza a soggetti autosufficienti “livello BS” con impiego fino a 30 ore alla settimana. Questo tipo di contratto prevede una paga mensile fissa che non può essere riproporzionata. Generalmente si suddivide in 5 ore lavorative che vanno dal lunedì al sabato. In caso si trovi un accordo per un numero di ore inferiore il compenso rimane lo stesso ma si riducono i contributi in quanto essi vengono calcolati in base alle ore effettive. Il contratto deve obbligatoriamente, prevedere un giorno di riposo che solitamente è la domenica.

Contratto badante per una persona autosufficiente “livello BS” con impegno orario che raggiunge le 54 ore a settimana. Contratto che riguarda l’assistenza per un monte ore che va dalle 31 alle 54 ore settimanali e prevede una paga mensile fissa. Le ore sono suddivise generalmente nei 6 giorni settimanali con 10 ore lavorative dal lunedì al venerdì più 4 ore al sabato. Necessario un giorno e mezzo di riposo più 2 ore al giorno di libertà durante la settimana. In caso vi sia un accordo differente che preveda un orario ridotto settimanale, lo stipendio resta uguale ma i contributi saranno inferiori in quanto si calcolano sulle ore lavorative effettuate.

Contratto badante per soggetti non autosufficienti “livello CS” con orario di lavoro che copre fino a 54 ore alla settimana. Con questo genere di contratto è prevista una paga mensile fissa che copre le ore lavorative da 1 a 54 ore secondo gli accordi e non è riproporzionabile. L’orario è generalmente suddiviso in 10 ore di assistenza giornaliera che vanno dal lunedì al venerdì, mentre il sabato si svolgono le mansioni previste per le restanti 4 ore lavorative. Se le ore concordate sono inferiori alle 54 previste, il compenso resta invariato ma i contributi diminuiscono perché calcolati secondo le ore lavorate effettivamente. Il riposo deve essere di un giorno e mezzo con 2 ore giornaliere durante la settimana.

Contratto badante con formazione professionale per assistito non autosufficiente “livello DS” con impegno di lavoro fino a 54 ore settimanali. La badante eseguirà i suoi compiti suddividendo le ore dovute in 10 ore di lavoro giornaliero dal lunedì al venerdì più 4 ore al sabato. Lo stipendio è fisso anche nel caso tra le parti interessate si raggiunga un accordo che preveda meno ore di lavoro. In questo caso i contributi saranno minori e verranno calcolati secondo le ore di lavoro svolte. È necessario che vi sia un giorno e mezzo di riposo a fine settimana e almeno 2 ore di riposo ogni giorno della settimana.

AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano (badante Milano), Monza e Brianza, Como, Lecco, Bergamo, Pavia.
Siamo anche presenti attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising ad esempio in Veneto e Lombardia: Agenzia Badanti Verona , badante Brescia ed in molte altre province del Nord Italia.

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Gorizia: se la badante non torna dalle ferie?

Le vacanze estive e invernali sono un periodi fantastici da trascorrere a Gorizia. Una volta concluse, però, si torna alla routine quotidiana e per le nostre badanti Gorizia arriva l’ora di rientrare nelle famiglie accanto agli anziani laddove non debbano prestare lavoro anche nei giorni festivi.

E se non rientrano dalle ferie? Potrebbe sembrare strano ma in realtà si tratta di una situazione molto comune e frequente.

Cosa fare se a gennaio la colf che si occupa della casa, la baby sitter a cui affidiamo i bambini o la badante dei genitori anziani non si presenta?

Il primo passo sarebbe quello di inviare alla domestica assente una lettera di contestazione. Si tratta di una procedura descritta nell’articolo 21 del contratto collettivo nazionale di categoria. Il requisito indispensabile per poter procedere in questa maniera è la mancanza ingiustificata dal posto di lavoro per 5 giorni di calendario, una regola che vale anche per i lavoratori a ore. Al sesto giorno di assenza o di silenzio, laddove non si siano verificate cause di forza maggiore (come per esempio una malattia, che di norma deve essere certificata entro 48 ore) la famiglia è autorizzata a procedere sulla strada del licenziamento per giusta causa e cercare una badante…. una badante in sostituzione.

Cosa cambia e quali sono le differenze rispetto ad un licenziamento normale? In questo caso non è necessario concedere al lavoratore un tempo di preavviso o indennizzarlo. Il rapporto di lavoro si potrà considerare automaticamente cessato ed il datore potrà di conseguenza procedere con le comunicazioni di rito. In secondo luogo il datore dovrà, quindi, inviare all’ormai ex collaboratore domestico la lettera di licenziamento che fa seguito a quella di contestazione dell’assenza. Licenziare non è un obbligo ma un’esigenza della famiglia la quale potrà anche decidere di non procedere in questa direzione e attendere il rientro del domestico. Tutto ciò dipenderà dalle esigenze della famiglia e dalla urgenza che essa dimostra. In questo caso i giorni di assenza ingiustificata non dovranno essere pagati al lavoratore ma considerati come un permesso non retribuito, come disciplinato dall’articolo 20 del contratto stesso.
Queste informazioni sono ritenute fondamentali rispetto agli accadimenti quotidiani che ci circondano e che dalla nostra esperienza rileviamo ogni giorno. La correttezza e la puntualità sono elementi fondamentali quando subentrano interessi quali la salute dei nostri cari e la sicurezza di chi non è autosufficiente.

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Gorizia: Ma le badanti “scappano”?

A Gorizia, una delle tanti voci che circolano sulle badanti Gorizia riguarda la loro inaffidabilità.

Ovvero: le famiglie, molte volte, richiedono una figura che sia sempre presente e soprattutto sempre reperibile, in quanto essere una badante significa prima di tutto dover far fronte a situazioni, a volte, anche vitali a cui la famiglia per mancanza di tempo e risorse non riesce a far fronte.

Tuttavia è frequente il fenomeno per cui una badante senza alcun margine di preavviso abbandoni il posto di lavoro, creando così uno scompiglio ed un disordine nella famiglia in cui era presente, poiché non è facile trovare una badante da un giorno all’altro, e soprattutto, una che conosca le abitudini del paziente e le sue fisime, o più semplicemente il modo come affrontare una patologia grave come l’Alzheimer.

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Perché una badante decide di abbandonare il posto di lavoro?

Ma perché una badante decide di abbandonare il proprio luogo di lavoro, che significa poi abbandonare il proprio stipendio e dunque il proprio mezzo di sostentazione? Uno dei motivi più frequenti è lo stress: il mestiere della badante molte volte viene esercitate da persone che non hanno mai prima d’allora svolto alcuna mansione di tipo assistenziale e, credendo di andare incontro ad un lavoro sedentario e da svolgersi in casa, si ritrovano poi a dover “combattere” quotidianamente con le proprie incompetenze da un lato e con le esigenze del paziente dall’altro lato. Questo carico di compito e di responsabilità non viene affrontato con professionalità e si preferisce dunque abbandonare la nave.

Una famiglia, però, va incontro a questo genere di disagio nel momento in cui decide di assumere una badante autonomamente e soprattutto a nero.

Per evitare un fenomeno del genere, quando si cerca una badante, sarebbe meglio rivolgersi ad un’agenzia badanti socio assistenziale come la nostra (AESDOMICILIO), poiché:

  1. le nostre badanti vengono scelte dopo un attenta procedura di “screening”, ovvero vengono fatte delle domande da professionisti del settore i quali cercano di capire la professionalità e l’attitudine di una badante;
  2. i nostri operatori sono sempre reperibili e pronti ad intervenire in caso di bisogno e di urgenze con la sostituzione immediata della badante, in modo che, la famiglia non abbia mai la sensazione di essere lasciata sola;
  3. la nostra agenzia oltre a compiere una scrematura sulla professionalità della badante possiede uno “storico” delle badanti in cui ognuna ha una propria “traccia professionale”, cosi che si conosca il suo modo di agire e vedere se vi siano dei precedenti;
  4. AES DOMICILIO non lascia mai soli i propri clienti.
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La badante a Gorizia: quando e quanto informarsi

La badante è un mestiere che le famiglie di Gorizia spesso ritengono essere “a portata di tutti”. A volte si parte dal presupposto che non servano determinati requisiti per essere svolto, anche solo per il fatto che non vi sia un albo di registrazione a cui iscriversi in qualità di “badante”; e invece no. Sebbene ciò sia vero, la vaghezza delle mansioni che una badante convivente è chiamata a svolgere non agevola il suo operare, ma anzi lo rende ancor più difficile, poiché si presta ad una molteplicità di equivoci e di incomprensioni. Per frenare questa deriva bisogna fare una sola cosa: informarsi.

E’ giusto che la famiglia si informi sul tipo di badante da scegliere all’occorrenza del caso riguardante il proprio caro che necessita di cure, ad esempio “badante convivente” oppure “badante a ore”, “badante di notte” ecc. Ma è altrettanto giusto che la badante si informi sui suoi doveri e i suoi diritti sul piano burocratico e che abbia un contratto per badante.

Molte volte le badanti che si “improvvisano” tali si presentano come se avessero da sempre fatto questo mestiere, senza poi nemmeno saper gestire casi gravi quali anziani affetti da Alzheimer in uno stato avanzato; per di più, consce di questa loro mancanza preferiscono lavorare a nero, gettandosi nell’incertezza sul piano fiscale, e gettando anche nei guai le famiglie che dovranno rendere conto di questa presenza in casa, qualora, ad esempio, durante le mansioni si faccia male in case o subisca un incidente. Ecco perché AES DOMICILIO, agenzia badanti a Gorizia, dedica gran parte del suo tempo, durante la formazione dei nuovi dipendenti, allo studio dello “screening” delle badanti, cioè la capacità di selezione delle badanti. Non tutte le persone che vengono a chiedere di lavorare per noi sono accolte, ma dovranno bensì passare una fase di selezione durante la quale verranno poste delle domande su esperienza passate, sul fatto che abbiano o meno qualche certificazione infermieristica ecc.

Se cerchi una badante, affidati ad AES Domicilio, agenzia di selezione badante in 24 ore. Disponiamo di tariffe badanti estremamente competitive e siamo attivi su tutta la Lombardia, in Emilia Romagna, in Lazio e in particolare nelle province di Milano, Modena, Bologna e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco, Badante Modena, Badante Bologna e Badante a Roma.

Diritti e doveri di una badante

La badante in primis, quando si getta in questo mondo, non conosce prima che i suoi doveri – che in un modo o nell’altro le vengono spiegati dalle famiglie, e che si riducono, poi, nella corretta esecuzione di ciò che viene richiesto; nonché dalla puntualità e serietà nel svolgerle – i suoi diritti.

I diritti che una badante ha – o dovrebbe avere – non vengono certo spiegati dalle famiglie che prima che non avere alcun interesse a riguardo, non li conoscono nemmeno; e le badanti, se assunte a nero, non potranno nemmeno reclamare alcunché dato il loro status. Quindi una badante a nero è prima di tutto poco tutelate lei stessa, in quanto, non avendo alcuna agenzia che l’affianca, non avrà nemmeno poi qualcuno a cui rivolgersi in caso di bisogno sul piano burocratico. Qui riportiamo solo un piccolo dato – per far luce sullo stato di ignoranza burocratica che vige tra le badanti –: più del 78% delle badanti assunte a nero (le quali sono per lo più badanti improvvisate) non conoscono il numero massimo di ore settimanali di lavoro.

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Badante fumatrice e salute dell’anziano di Gorizia

Gli abitanti di Gorizia vivono spesso una vita frenetica e stressata, per questo il fumo da vizio può diventare un bisogno.

La vita ed il lavoro di una badante a Gorizia può essere estremamente stressante date le mille responsabilità (diritti e doveri di una badante) a cui deve far fronte, non solo in ambito lavorativo dove avere a che fare con pazienti e ammalati gravi causa una forte agitazione anche, poi, al di fuori del luogo lavorativo. Ma anche e soprattutto, fonte di stress, è la solitudine che subiscono le badanti vivendo lontane dai propri paesi d’origine, e molte volte lontani anche delle proprie famiglie e dai propri figli a cui quasi sempre è destinata una quota dello stipendio che riescono a guadagnare.

Molte volte le badanti vivono anziché singolarmente negli appartamenti, in coppia o insieme ad amiche, a loro volta anche badanti. C’è una rete di solidarietà interna, nascosta, invisibile tra di loro, e cercano di spalleggiarsi le une con le altre, affinché la loro solitudine se condivisa venga meno.

Tuttavia per sfogare questo stress molte badanti fumano, ed il fumo, si sa, fa male; nuoce alla salute di chi fuma e alla salute di chi gli sta intorno, soprattutto se a stargli vicino è un anziano le cui capacità respiratorie, data l’età, sono ridotte e impossibilitate – molte volte a causa di un passato da fumatori e/o fumatrici.

Anche cercando di non fumare sul posto di lavoro, in casa dell’anziano, anche fumando fuori durante una pausa, comunque, i vestiti, la pelle innanzi al fumo diventano vere e proprie spugne che poi rilasciano fumo durante la giornata.

L’agenzia badanti AES DOMICILIO si occupa di assistenza domiciliare anziani e seleziona ad hoc la badante che occorre alle vostre esigenze, grazie al nostro team di screening il quale oltre che a vagliare le competenze della badante, cerca, immediatamente, di creare un profilo che possa soddisfare le esigenze.

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

Badante fumatrice … e l’anziano?

Per un anziano vivere con una badante fumatrice non è facile, ma attenzione: il fumo non compromette la capacità, l’efficienza, la facoltà di intervenire di una badante; assolutamente no! E attenzione: ciò non significa che non si debbano assumere o che non si assumano badanti fumatori e/fumatrici, si sta semplicemente mettendo in chiaro il fatto che una badante non fumatrice sarebbe preferibile.

Nel caso in cui una badante proprio non riesca a smettere di fumare durante le ore lavorative, almeno ci sono dei consigli che riportiamo affinché le proprie ore lavorative non vengano compromesse da questo vizio, il quale, però, come si è detto, diventa un bisogno date le difficoltà ineliminabili a cui fanno fronte.

I consigli:

  • fumare non in prossimità delle finestre, poiché il fumo subisce a causa del vento un contraccolpo ritornando in dietro e quindi in casa; fumate fuori, dal balcone e preferibilmente tenendo le ante chiuse e non dal balcone che affaccia sulla stanza ove vive il paziente
  • fumare ponendo un cappotto addosso, o comunque una mantellina, e lasciarla fuori affinché il fumo si impregni solo e soltanto su di essa, e non portandola in casa non rilasci tossine
  • fumare meno sigarette possibili poiché la supervisione nel lavoro di badante è fondamentale, e l’assenza anche di pochi minuti può risultare decisiva
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La badante: una figura amica a Gorizia

Cerchi una badante a Gorizia? Allora è importante che tu sappia quanto questa figura possa essere importante per un anziano!

La badante è definita dal vocabolario Treccani “persona, priva di particolari qualificazioni, che accudisce anziani, malati o persone non autosufficienti.”

concentriamoci per un attimo su cosa si intenda col verbo “accudire”.

Per AES DOMICILIO – agenzia badanti – “accudire” significa prendersi cura della persona a cui si è chiamati ad essere vicini, cioè far sì che il paziente possa svolgere le attività che si confanno alla dignità umana, ed alla volontà di vivere una vita normale.

Una badante, dunque, deve riuscire a restituire la possibilità di vivere di nuovo la quotidianità che l’anziano viveva prima di piombare in una condizione di non autosufficienza. Ovviamente: una badante – qualora l’anziano in passato facesse sci sul ghiaccio – non è tenuta a restituire esperienze né competenze impossibili da riconquistare; ma è tenuta a far vivere di nuovo la quotidianità fatta di piccole cose, le quali, quando non si è più in grado di affrontare da soli una giornata, diventano le cose più importanti come: fare una passeggiata sotto casa, poter coltivare le proprie piante in giardino, potersi lavare di nuovo liberamente, poter cucinare, e tutto questo con l’ausilio della badante.

Ma – e qui arriviamo al tema del presente articolo – una badante deve essere anche una “amica”? Una badante come amica? La risposta è: forse.

Vivere h24 con una persona estranea, soprattutto i primi tempi, e soprattutto ad una certa età in cui è praticamente impossibile venirsi incontro poiché le abitudini dell’anziano sono così fortemente radicate che è quasi impossibile estirparle – tranne però le “cattive abitudini” quelle che nuocerebbero alla sua salute: poiché compito della badante è anche quello di prevenire eventuali e futuribili malanni –.

Tuttavia vivere insieme è pur sempre un condividere gli stessi spazi, le stesse cose, le stesse giornate; insomma: non essere soli. Ma attenzione: non sempre non stare soli significa avere un amico o un’amica con cui parlare.

 AES Domicilio assistenza anziani a domicilio ha a disposizione un grande database di badanti nelle province del Nord Italia. Per maggiori informazioni sulle badanti conviventi… chiamaci! Siamo una referenziata Agenzia, con tariffe badanti estremamente competitive, attiva in tutta la Lombardia, in Emilia-Romagna, in Lazio e in particolare nelle province di Milano, Modena, Bologna e Roma, se cerchi Badanti a Milano, Badante Monza, Badante Como, Badante Lecco, Badante Modena e Badante Bologna.

Compito della badante è principalmente quello di badare affinché l’anziano possa vivere normalmente, e possa riprendere le proprie sane abitudini seppur con l’ausilio di un’altra persona; ma compito della badante non è quello di essere “amica” della persona a cui si bada. Tuttavia, quando questo avviene, è bellissimo: la maggior parte degli anziani si ammala, o quantomeno, si aggrava a causa della solitudine che provoca ansia, la quale provoca l’abbassamento delle difese immunitarie accompagnata dalla depressione che induce ad inappetenza e dunque, a volte, ad un esiziale indebolimento.

Essere amiche o amici delle proprie badanti è stupendo, purché si tenga sempre presente che compito della badante è cercare di risolvere i problemi a cui è chiamata, e non quello di consolare o condividere in modo passivo tali problemi.

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Gorizia e l’età della badante: vantaggi e svantaggi di avere una badante giovane

Stai cercando una badante a Gorizia? Allora, prima di scegliere, è importate che tu vada a considerare un fattore molto importante: l’età.

L’età della badante può essere fondamentale ai fini della migliore riuscita assistenziale nei confronti dell’anziano, poiché: scegliere una badante molto giovane è da un lato qualcosa di molto positivo, in quanto compirà il suo lavoro in modo più energetico, in modo efficiente sul piano fisico, e qualora sbagli avrà modo di correggersi con più facilità; dall’altro lato, però, una badante molto giovane deve far fronte ad una dimensione che forse poche volte si è trovata ad affrontare, ed in questi casi, la mancata esperienza può essere una pecca da non sottovalutare.

Attenzione però: che una badante sia giovane non sempre significa che abbia poca esperienza, o che non sappia ciò a cui va incontro; il binomio età-esperienza non sempre combacia. A volte ci si può trovare una badante che pur avendo una certa età, abbia pochissima esperienza in ambito assistenziale, o che peggio si improvvisi “badante”.

L’importanza della fase di selezione della badante e della sua età

Per questo il team di AES Domicilio prima di proporre una badante alla famiglia richiedente adopera una attenta fase di screening dei profili delle persone che si propongono come badanti, esaminando a fondo le competenze e ciò che la badante dichiara di avere e di non aver mai fatto. In più, le nostre badanti che collaborano con noi da tempo hanno un profilo registrato da noi su cui segniamo le eventuali pecche a cui è andata incontro negli anni col fine di correggere.

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La badante deve sempre sapere verso ciò a cui va incontro: se si troverà ad assistere un anziano affetto da Alzheimer (badante per Alzheimer) oppure, semplicemente, un anziano che data la sua avanzata età non può essere più autosufficiente e quindi necessita di un continuo monitoraggio. In più la stazza dell’anziano è anche importante comunicarla poiché malattie come l’Alzheimer, ponendo la persona in uno stato di “incoscienza vigile” fa sì che magari, l’anziano, veda cose che non esistono, scambi – magari la propria badante – per una persona da cui ha subito un torto in passato, e che per questo l’aggredisca. Ovviamente non è una aggressione dettata dalla ragione, né da qualsivoglia motivo, bensì un’aggressione dettata dalla malattia che mostra agli occhi di chi ne è affetto ciò che non esiste.

Affrontare una crisi del genere non sempre può essere semplice per una badante, soprattutto per una badante anziana che dovrà – extrema ratio – trovarsi pronta a sedare, anche fisicamente, l’anziano; magari con manovre adatte, magari semplicemente parlando, ma il più delle volte un intervento fisico si presenta necessario affinché l’anziano non commetta del male principalmente a sé stesso, prima che agli altri.

L’età della badante, dunque, ha la sua importanza in relazione, soprattutto, alla persona che dovrà assistere.

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Diventare badanti a Gorizia, il profilo ideale

La badante è una delle figure più ricercate alle famiglie di Gorizia. Trovare una badante a Gorizia, però, non è cosa semplice!

Ormai è uno dei lavori più diffusi e richiesti in Italia e non solo, le sue mansioni sono diversificate, ma tutte necessarie quando si tratta della cura dei vostri cari. Molte sono straniere, alcune lo fanno per bisogno, altre per necessità. Le storie che raccontano alla nostra agenzia badanti e con cui ogni giorno abbiamo a che fare sono tutte diverse l’una dall’altra, ma tutte contraddistinte dalla voglia di imparare e fare di meglio.
Tra i suoi compiti non solo pulizia della casa o cura per l’igiene della persona, ma capacità di orientarsi nel contesto sociale, sanitario e culturale dell’assistito, riconoscere le diverse esigenze, avere competenze nutrizionali, sapersi muovere nella rete dei servizi alla persona per garantire il disbrigo di pratiche burocratiche.

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Il profilo della badante professionista

Come notiamo il profilo della badante professionista è ricco di caratteristiche non solo assistenziali, in quanto è chiamata a far fronte a tutti i bisogni quotidiani del paziente che dunque ricomprende tutti gli ambiti a lui appartenenti.
Da un lato un’occasione per le donne, giovani e adulte di crescere e maturare in termini di qualificazione lavorativa e di integrazione sociale e dall’altro lato una risposta alle famiglie che richiedono sempre più capacità. Con la Delibera di giunta (Dgr) 118 dello scorso 2 febbraio 2009 è stato definito il profilo professionale dell’assistente familiare, un operatore che si prenda cura della persona non autosufficiente, anziana o disabile non anziana, fornendo sostegno ai familiari e contribuendo al mantenimento del benessere psico-fisico della persona.

Chi vuole acquisire tale qualificazione e il conseguente attestato di professionalità dovrà frequentare corsi per badanti per una durata standard di 100 ore; per il rilascio di una semplice certificazione di competenza saranno invece sufficienti di 24 ore di corso. Si tratta di requisiti minimi che non possono non essere accompagnati da un talento innato per l’assistenza e la cura di chi ci circonda e che noi professionisti di AES Domicilio siamo chiamati a giudicare ogni giorno per assicurare alle nostre famiglie massima completezza in ordine alle competenze possedute. E’ chiaro che un curriculum folto di esperienze oltre che le capacità dimostrate nel primo periodo di prova costituiscono dei punti di vantaggio ai fini della assunzione.

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Storie di badanti e rapporti di convivenza a Gorizia

Qui a Gorizia molto spesso ascoltiamo vicende ed episodi bizzarri, in cui badanti e badati sono protagonisti di vere storie ed intrecci.

Statistiche sul numero di badanti a Gorizia e in Italia

Tutte questioni di cui si parla quotidianamente, ma sempre da lontano, come se riguardassero un luogo con cui abbiamo poco a che fare. Ma non è così: nel mondo globalizzato siamo tutti connessi, sempre in linea con l’attualità e secondo una ricerca di Censis e Ismu del 2013, il numero di badanti è aumentato del 53% in dieci anni e ammonta a un milione e 655 mila, di cui il 77,3% stranieri e l’82,4% donne.

Molte di loro sono ucraine e spesso si parla proprio di famiglie badanti-dipendenti proprio a constatare l’importanza e la essenzialità di questo servizio e della economicità rispetto a strumenti alternativi per la cura e l’assistenza dei nostri cari.

Se cerchi una badante, affidati ad AES Domicilio, agenzia di selezione badante in 24 ore. Disponiamo di tariffe badanti estremamente competitive e siamo attivi su tutta la Lombardia, in Emilia Romagna, in Lazio e in particolare nelle province di Milano, Modena, Bologna e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco, Badante Modena, Badante Bologna e Badante a Roma.

Che cosa succederebbe se improvvisamente non ci fossero più badanti?

Come farebbero tutte quelle famiglie che dovendo lavorare si ritrovano a dover affrontare malattie pesanti ed impegnative che tolgono tempo e richiedono fatica?

Anche sapere qualcosa delle vite di chi allevia la nostra è importante, soprattutto adesso che molte di queste vite sono scosse dal dolore della perdita perché sentono i lori cari appesi a un filo.

Tra i racconti che abbiamo ascoltato e le badanti con cui abbiamo collaborato non sono rari i matrimoni improbabili tra ultra 65enni e le proprie ex badanti molto più giovani. E spesso l’amore non c’entra nulla: l’uomo vuole rivivere emozioni ormai lontane e la donna è alla ricerca di stabilità economica. Le cronache locali ci regalano un vasto assortimento di vicende legate a relazioni «atipiche». I parenti, spesso figli, dopo essersi opposti al matrimonio o alla relazione invano, hanno accusato la donna della morte del proprio caro per accaparrarsi l’eredità.

Ed è così che finisce: davanti ad un giudice, per risolvere controversie familiari, per stabilire chi ha torto o ragione, per capire se era vero amore o solo un mezzo per vivere meglio. Solo convenienza? Come stabilirlo? Questa è solo uno dei possibili accadimenti di chi convive con una badante.

AES Domicilio, una delle migliori agenzie di badanti, offre molti servizi alle famiglie.

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Badante a Gorizia, una vale l’altra?

A Gorizia, non è vero che una badante vale l’altra; così come non è vero che ogni badante Gorizia deve fare sempre la stesa cosa, cioè, assistere.

Selezione della badante giusta

Gli anziani sono affetti da una moltitudine di patologie, ognuna – a volte – molto diversa dalle altre (Parkinson, Alzheimer, Morbo di Depuyrten etc.).

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

Come non tutte le badanti sono uguali, nemmeno tutti gli anziani sono uguali tra di loro; e si intenda, fisicamente.

Alcuni anziani incontrano grandissime difficoltà nel muoversi e nel compiere anche i semplici gesti quotidiani, nonché essenziali al fine, anche, di espletare i propri bisogni.

Nel momento in cui ci si trova davanti ad un anziano affetto da Alzheimer, che pesa più di cento chili, è davvero difficile riuscire a trovare la forza fisica giusta per poter badargli; anche perché una caduta o una brusca caduta, in questi casi, possono causare danni non indifferenti. In caso di perdita dell’equilibrio bisogna essere pronti ad afferrare il malato senza fargli male, o almeno riuscire ad attutirgli la caduta adagiandolo a terra.
Ma ciò è sempre possibile? Quanto costa una badante qualificata e in regola e con regolare contratto badanti?

La forza fisica della badante

La forza fisica di una badante non è un fattore secondario quando si tratta di dover avere a che fare con dei pazienti in sovrappeso ed affetti di patologie che causano la scoordinazione motoria. In più, purtroppo, la malattia come l’Alzheimer induce chi ne è affetto in uno stato avanzato, a non riuscire a riconoscere chi si ha davanti, o peggio a scambiarlo con una persona diversa; la maggior parte delle volte questa sostituzione avviene con un “nemico” che dunque si deve abbattere, e non poche volte si cede ad aggressioni improvvise ed inconsulte.

La stazza fisica, la forza della badante è dunque essenziale affinché il paziente, in questi casi critici, venga immobilizzato e tranquillizzato, nonché allontanato nel caso ci si trovi in mezzo alla folla, per far sì che non provochi danni né a sé né agli altri: ma come può riuscirci una badante, magari, alta 1,60cm di 70kg e fuori allenamento?

Dunque la stazza fisica, sebbene sembri un fattore secondario, nel caso di alcune particolari esigenze diventa invece primario, se non essenziali ai fini di una corretta convivenza e di una tutela dell’incolumità del paziente e di chi lo circonda.

AES DOMICILIO assicura, dunque, lo screening delle badante mediante un’accurata selezione effettuata in basse alle esigenze e alle caratteristiche dell’anziano a cui dover badare.